STATI GENERALI DELL’INTELLIGENCE ECONOMICA – III EDIZIONE

SAVE THE DATE & CALL FOR PAPERS

Terzo appuntamento del Convegno annuale “Gli Stati Generali dell’Intelligence Economica”, che anche quest’anno sarà strutturato con una sezione seminariale nella quale inviteremo a confrontarsi Istituzioni e Imprese, ed una sezione accademica nella quale saranno presentati e discussi i papers ammessi.

La presentazione delle proposte di papers e la partecipazione al Convegno è aperta e gratuita.

Potete scaricare di seguito la brochure dell’iniziativa e la domanda di ammissione.

CALL FOR PAPERS STATI GENERALI IE III EDIZIONE_2018

DOMANDA DI AMMISSIONE_CALL FOR PAPERS STATI GENERALI IE 2018

 

Nuovo Centro Studi CeSIntES

Dopo anni di studi ricerche e formazione sui temi dell’Intelligence Economica e del Security Management, l’Università di Tor Vergata decide di mettere a sistema il lavoro fino ad oggi svolto con un Centro Studi dedicato, in cui far incontrare e valorizzare sempre più approccio accademico ed esperienze e conoscenze del mondo professionale nel settore pubblico e nel settore privato.

Con decreto Rettorale n. 1717 del 01 Agosto 2017, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Prof. Giuseppe Novelli ha istituito ed attivato il Centro Interdisciplinare di Studi e Ricerca in Intelligence Economica e Security Management.

Il Centro si propone di creare i presupposti per una innovazione scientifica e culturale finalizzata a

  • “tutela” e “sviluppo competitivo” degli interessi economici, sociali, scientifici e industriali, del sistema aziendale e del sistema Paese;
  • presidio e tutela del patrimonio aziendale tangibile e intangibile, fatto di persone, informazioni, dati, conoscenze, processi e sistemi, in uno scenario tecnologico, giuridico, economico e sociale in costante evoluzione, sempre più interconnesso e interdipendente.

Il Centro nasce presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini” ma coinvolge attraverso i suoi fondatori e componenti del Consiglio Scientifico le macroaree di Economia, Giurisprudenza, Medicina e Ingegneria.

Inboccallupo e buon lavoro…..

Prevent Money laundering with Social Network analysis

Pubblichiamo con piacere l’articolo del nostro Andrea Fronzetti Colladon, che con Elisa Remondi propone un approccio con tecniche di social network analysis alla lotta al riciclaggio.

Gli autori analizzano l’archivio informatico di una società di factoring, operante in Italia, considerando circa 34.000 transazioni finanziare relative ad anticipi fattura.

Lo studio, che copre un intervallo temporale di 19 mesi, è volto all’individuazione dei soggetti a più alto rischio di riciclaggio.

Il contributo principale consiste nell’offrire nuove variabili di rete, che possono essere inserite in modelli predittivi già esistenti, per migliorarne l’accuratezza, ma vengono offerti spunti interessanti anche per la pesatura degli archi nella rete delle transazioni.

Nel modello descritto gli autori trovano che i soggetti a più alto rischio:

  • hanno transazioni più frequenti o di più alto importo;
  • operano con un ruolo di broker che spazia tra settori economici differenti;
  • fanno operazioni in aree geografiche a più alto rischio;
  • occupano, nonostante tutto, posizioni di rete più periferiche.

Viene offerta anche un’analisi visuale dei cluster di aziende che condividono gli stessi responsabili delle operazioni o rappresentanti legali, dove emerge chiaramente un’aggregazione dei soggetti a rischio.

L’analisi delle dinamiche relazionali si dimostra molto utile in questo campo, al fine di identificare potenziali criminali e per la segnalazione di possibili operazioni sospette.

FRONZETTI Using social network analysis to prevent money laundering

Quantitative Easing e Bond societari italiani

A Giugno 2016 erano partite ufficialmente le operazioni di acquisto di bond societari da parte della Bce all’interno del più ampio programma di “Quantitative Easing”, un modo per amplificare gli effetti di politica monetaria espansiva a vantaggio delle Aziende UE e a contrasto della deflazione.

Ad Agosto 2017 la BCE ha acquistato circa 1680 miliardi di Euro di titoli di debito pubblico e 105 miliardi di corporale bond.

A distanza di un anno dall’avvio degli acquisti di corporate bond, è di circa 10 miliardi la quota acquistata di grandi aziende italiane, 11% del totale dell’intero programma.

Tra le grandi aziende interessate Eni, Telecom, Terna Exor e Rai.

Uno degli effetti immediati è stato quello di dare maggiore credibilità alle aziende, abbassando pertanto la curva dei rendimenti delle obbligazione stesse, abbattendo pertanto il costo del finanziamento per le aziende interessate.